BRUXELLES - "L'Europa deve assumersi una maggiore responsabilità per la propria difesa. Deve diventare più resiliente, più efficiente, più autonoma e un attore di sicurezza e difesa più affidabile. Così facendo, diventerà anche un partner transatlantico più forte, anche nel contesto della Nato, nel pieno rispetto della politica di sicurezza e difesa di alcuni Stati membri e tenendo conto degli interessi di sicurezza e difesa di tutti gli Stati membri." Lo scrive il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa nella lettera di invito ai 27 in vista del "ritiro" dei leader Ue organizzato al Castello di Limont il prossimo 3 febbraio. "Gli Stati membri saranno sempre responsabili delle loro forze armate. Allo stesso tempo, abbiamo un interesse comune a cooperare più strettamente a livello europeo per massimizzare le economie di scala e ridurre i costi, garantire l'interoperabilità, assicurare una domanda stabile e a lungo termine - in modo da dare maggiore prevedibilità alla nostra industria - ed evitare duplicazioni. Il livello di investimenti, anche in ricerca e sviluppo, necessario per rafforzare la nostra capacità non è sostenibile dai singoli Stati membri che agiscono da soli. Inoltre, una difesa efficace è un "bene comune" di cui beneficiano tutti gli europei", sottolinea Costa nella sua missiva aggiungendo che "l'aumento degli investimenti nella difesa deve anche contribuire a rafforzare la competitività e la coesione economica generale dell'Unione europea attraverso un settore industriale in grado di sviluppare la propria eccellenza tecnologica in tutta l'Unione europea e di contribuire alla creazione di posti di lavoro".
Nella sua lettera, Costa ha spiegato che l'incontro dei 27 inizierà alle undici di mattina e che, a pranzo, si unirà anche il segretario generale della Nato Mark Rutte. A cena, invece, sarà al tavolo con i 27 il primo ministro britannico Keir Starmer. "Il Regno Unito è un partner fondamentale per l'Unione europea, in particolare nel campo della difesa. Mi aspetto che la discussione si concentri su questa dimensione delle nostre relazioni", ha scritto Costa nella lettera, aggiungendo che il dossier Difesa sarà centrale nel vertice dei 27 del prossimo giugno. Al castello di Limont - ha sottolineato Costa - i leader Ue dovranno focalizzarsi su una serie di questioni: "Quali dovrebbero essere - e come si definiscono - le capacità di difesa che dobbiamo sviluppare in modo collaborativo e prioritario, data la loro importanza per la sicurezza collettiva dell'Ue? Siamo d'accordo a spendere di più e meglio insieme? Come possiamo accelerare la mobilitazione di finanziamenti privati e attraverso quali strumenti dell'Ue? Come possiamo utilizzare al meglio il bilancio dell'Ue, a breve, medio e lungo termine? Alla luce del considerevole fabbisogno finanziario, quali ulteriori opzioni comuni possono essere prese in considerazione? Come possiamo rafforzare e approfondire ulteriormente i partenariati esistenti? Quali dovrebbero essere i nostri obiettivi e le nostre priorità con i partner europei non appartenenti all'Ue?"
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