BRUXELLES - Bottiglie di vino etichettate come fossero pacchetti di sigarette: la proposta al centro di una campagna di sensibilizzazione al Parlamento europeo sui rischi legati all'alcol ha riacceso la polemica a Bruxelles, sollevando un'ondata di critiche da parte del governo italiano e delle associazioni di categoria. A rendere più aspra la disputa, il controverso uso dell'immagine del Bacco Fanciullo di Caravaggio - divinità del vino nella mitologia romana - corredata dalla scritta: "Anche piccole quantità possono aumentare il rischio di malattie e cancro". Una mossa che in molti hanno letto come un affronto diretto all'Italia, a partire da Federdoc e dalla Federazione europea dei vini a indicazione geografica (Efow) che l'hanno bollata come "una provocazione evidente" dove sull'etichetta "vengono riportati ingredienti non utilizzati nei prodotti vitivinicoli, come l'etanolo, in quanto non ammessi e disciplinati dalla normativa". A finire nell'occhio del ciclone è stata la scelta dell'Eurocamera di ospitare l'iniziativa guidata dall'eurodeputato socialista ed ex commissario Ue per la Salute, Vytenis Andriukaitis, esponendo per una settimana maxi-bottiglie di vino con vistose etichette sanitarie. Utilizzando il Bacco Fanciullo "hanno scelto l'immagine sbagliata se volevano demonizzare il vino, un prodotto importante della nostra alimentazione, che esiste da sempre, che vede in Italia un uso corretto nella maggior parte dei casi: siamo il popolo più longevo d'Europa", ha replicato il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, impegnato al Consiglio Agrifish con gli omologhi europei, a poca distanza dagli edifici dell'Europarlamento. Il dipinto del Caravaggio era stato scelto proprio dal suo ministero per la Sovranità alimentare due anni fa per il Vinitaly, ha ricordato, "per dimostrare come uno dei più grandi pittori mondiali aveva spiegato che un giovane artigiano potesse essere raffigurato come una divinità attraverso il vino". La delegazione di Fratelli d'Italia all'Eurocamera ha dunque deciso di approfondire la questione, depositando un'interrogazione alla Commissione Ue a firma dell'eurodeputato Paolo Inselvini: gli eurodeputati meloniani chiedono "se l'Ue abbia finanziato questa campagna, come indicato nei cartelloni esposti al Parlamento", definendo l'iniziativa "un messaggio controverso, che non tiene conto della distinzione tra le diverse tipologie di bevande alcoliche e dei diversi tipi di consumo". E a scagliarsi contro la campagna è stata anche la delegazione della Lega, con le eurodeputate Susanna Ceccardi e Isabella Tovaglieri che hanno bollato l'iniziaitiva come "una vergognosa criminalizzazione del vino in Europa" e "una battaglia ideologica che lo demonizza". Dal sito dell'iniziativa, invece, si legge che l'evento voluto dal politico lituano, dalla lunga carriera medica di cardiologo, altro non è che un evento parte della Settimana europea di sensibilizzazione sui danni correlati all'alcol.
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