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Anche Chiara ha scelto i nomi per i due neonati sepolti

Anche Chiara ha scelto i nomi per i due neonati sepolti

L'ex fidanzato vuole fare il funerale ai figli

PARMA, 17 gennaio 2025, 17:37

Redazione ANSA

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Neonati morti, Chiara autorizzata dal Gip a tornare a casa - RIPRODUZIONE RISERVATA

Neonati morti, Chiara autorizzata dal Gip a tornare a casa - RIPRODUZIONE RISERVATA

Si sono rivisti dopo mesi, in udienza, ma non si sarebbero parlati. Chiara Petrolini e l'ex fidanzato, Samuel, hanno entrambi partecipato alla procedura davanti al tribunale civile di Parma acconsentendo a riconoscere e dare un nome ai loro due figli neonati, sepolti nel giardino della casa di Vignale e riesumati tra agosto e settembre. Entrambi sono nati al termine di gravidanze, a poco più di un anno di distanza, che la 21enne ha tenuto nascoste al mondo. Genitori e fidanzato compreso.

Secondo la Procura li avrebbe dati alla luce e subito uccisi: per questo Chiara si trova ai domiciliari dal 20 settembre e da qualche giorno è tornata nella casa di via Baietta, dove tutto è successo. Qui attenderà il 25 febbraio: in Cassazione quel giorno ci sarà l'udienza dove si deciderà se, in attesa del processo, la ragazza dovrà andare in carcere, come disposto dal Tribunale del Riesame o se la situazione rimarrà quella attuale, come sostiene il suo difensore, l'avvocato Nicola Tria.

Intanto, con l'iscrizione anagrafica, i due neonati morti di Traversetolo non sono più anonimi. Ai due bambini sono stati dati i nomi di Angelo Federico e Domenico Matteo, e il cognome del padre. Angelo Federico è il primo ad essere stato ritrovato, il 9 agosto, due giorni dopo il parto notturno e quando Chiara era già partita con la famiglia per una vacanza a New York. Secondo l'autopsia è nato vivo e deceduto per dissanguamento dopo che la madre ha tagliato il cordone ombelicale.

L'esistenza di Domenico Matteo era emersa dopo il ritrovamento, sempre in giardino, di resti ossei da parte dei Carabinieri. Chiara lo aveva partorito il 12 maggio 2023. Non è stato possibile stabilire con certezza se fosse nato vivo, anche se alcuni elementi delle consulenze medico legali fanno propendere per questa ipotesi. Se ne discuterà a dibattimento.

A spiegare il funzionamento del procedimento anagrafico che si è svolto nei giorni scorsi è l'avvocata Monica Moschioni, che assiste il fidanzato di Chiara. La procedura "è stata attivata dalla Procura di Parma, unico soggetto deputato a farlo, per la formazione di atti di nascita e di morte. La Procura ha quindi chiesto l'attivazione di un procedimento civile alla sezione di volontaria giurisdizione del tribunale, davanti alla quale sono stati invitati i genitori biologici, al fine di manifestare la volontà o meno di riconoscere i bambini e attribuire loro un nome. Samuel ha deciso di confermare la propria volontà di riconoscerli e attribuire i nomi che aveva già scelto", ha confermato il legale.

Aggiungendo che "la procedura si è conclusa con un provvedimento del tribunale, arrivato ieri, che ordina al Comune di Traversetolo di formare gli atti di stato civile". "Appena avremo il nulla osta - continua - l'intenzione è quella poi di procedere con il funerale".

Samuel, è infine l'appello dell'avvocato "desidera vivere questo momento così delicato e doloroso con un po' di quiete". Una condizione di tranquillità che invece non sembra trovare la famiglia Petrolini. La villetta bifamiliare di Vignale, dove Chiara è rientrata con i genitori da qualche giorno, in seguito al dissequestro e su autorizzazione del Gip, è di nuovo circondata da giornalisti e telecamere. La Gazzetta di Parma, che ha anticipato la notizia del ritorno, è riuscita a fotografare la ragazza affacciata al balconcino, mentre fumava una sigaretta. A pochi metri di distanza dal luogo di sepoltura dei suoi due bambini.

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