Tosca D'Aquino e Giampiero
Ingrassia sono i protagonisti di "Amori e sapori nelle cucine
del principe", il nuovo spettacolo scritto da Roberto Cavosi, in
scena dal 17 al 19 febbraio al Teatro Duse di Bologna (17 e 18
ore 21, 19 alle 16). Alla regia Nadia Baldi con le scene di
Luigi Ferrigno.
Siamo nella Sicilia del 1862 mentre sull'Italia soffiano i
venti del nuovo Regno che si prepara a unificare la penisola e
l'aristocrazia decadente si prepara a fare i conti con il nuovo
corso della storia. Nobili impettiti e nobildonne riccamente
agghindate partecipano a balli e banchetti come quello per il
fidanzamento del nipote del principe. Quanto accade intorno ai
nobili, per loro sembra non esistere e comunque non essere in
grado di mettere a rischio le vecchie abitudini. Ma cosa succede
nelle cucine del palazzo mentre ai piani alti si consuma
l'ennesimo, opulento ricevimento? Volano portate e padelle, i
cuochi si azzuffano ma, soprattutto, si svelano amori
impensabili, crudeli e meravigliosi, conditi dai santi e profani
profumi tipici della cucina siciliana. La cuoca Teresa (Tosca
D'Aquino) in gioventù è stata la prostituta prediletta del
principe. Il loro fu un amore tanto intenso quanto impossibile
che incendiò un'intera estate. Ma è da allora, da vent'anni, che
i due non si vedono e lei lo aspetta sperando che la degni
almeno di un saluto, mentre la sua anima custodisce un
inconfessabile segreto. Un segreto che Monsù Gaston (Giampiero
Ingrassia), il cuoco mandato in aiuto dal principe stesso, non
tarderà a scoprire.
"Amori e sapori nelle cucine del principe" si dipana tra
litigi, ricatti, ironia e sarcasmo, attorno allo scontro tra
Teresa e Monsù Gaston che, gelosi uno dell'altra, non si
accontentano di gareggiare nel preparare i piatti migliori.
Vogliono avere anche l'esclusiva delle attenzioni del principe.
Tra i fornelli si agita però un'altra rivoluzione, quella che
porterà gli ultimi a voler scalare quel mondo inaccessibile di
privilegi simboleggiato dal ballo che si svolge al piano di
sopra. Ma la vera rivoluzione è nel finale, lasciato a Teresa
che risana una vecchia ferita e rinasce da sé stessa.
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