E' stata aggiornata al 12 ottobre
l'udienza per la omologa del concordato della Parmacotto Spa in
corso al Tribunale di Parma. La ha deciso il collegio presieduto
dal giudice Nicola Sinisi. La decisione dei magistrati è
arrivata a poche ore dal blitz della Guardia di Finanza che ha
portato al sequestro di beni per 11 milioni di euro; sequestro
d'urgenza richiesto dalla Procura di Parma che sta indagando per
il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni
pubbliche. Secondo gli inquirenti i dirigenti di allora della
Parmacotto Spa avrebbero ottenuto nel settembre del 2011
finanziamenti pubblici attraverso "artifici contabili, false
attestazioni e falsi nel bilancio di esercizio". Due le persone
iscritte nel registro degli indagati: l'ex patron Marco Rosi ed
il responsabile finanziario Marco Delsante. In aula oggi erano
presenti il pm Paola Dal Monte e, per l'azienda, gli avvocati
Mario Bonati e Andrea Mora.
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