Il bisogno di cure per la salute mentale in Italia è in aumento, le donne più colpite: cresce la domanda di assistenza sul territorio, aumentano i ricoveri e il ricorso al pronto soccorso. Diminuisce però il personale in servizio nel pubblico, mentre aumenta quello nelle strutture private accreditate. Sono alcune delle tendenze che emergono dal Rapporto sulla Salute Mentale 2023 pubblicato dal Ministero della Salute.
Nel 2023 sono state 854.040 le persone assistite dai servizi specialistici, il 10% in più rispetto al 2022 e un valore superiore anche al periodo precedente alla pandemia: nel 2019 gli assistiti erano stati 826.465. Crescono anche gli accessi in Pronto soccorso, che sono stati 573.663 contro i 547.477 dell'anno precedente, e i ricoveri in ospedale: 144.246 rispetto a 137.233 del 2022.
Dai dati del rapporto emerge che le donne sono leggermente più colpite dai problemi di salute mentale e rappresentano il 54,5% del totale. Disturbi schizofrenici, disturbi da abuso di sostanze e ritardo mentale sono le patologie più frequenti nel sesso maschile, mentre in quello femminile prevalgono i disturbi affettivi, nevrotici e depressivi. In particolare, la depressione ha una frequenza quasi doppia nelle donne rispetto agli uomini (45,9 per 10 mila rispetto ai 26,4 per 10 mila).
La salute mentale si conferma, inoltre, un importante tema di salute a ogni età. Le 270 mila persone che si sono rivolte per la prima volta ai servizi nel 2023, sono divise equamente tra le fasce di età e circa 35 mila hanno tra i 18 e i 24 anni.
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