- PALERMO - Un vino Nero d'Avola a ridotto contenuto alcolico. Lo prevede un progetto di ricerca portato avanti da Assovini Sicilia, in collaborazione con l'Università degli Studi di Milano, presentato oggi a Palermo, nella sede di Assovini. Il progetto prende il nome di Innonda ed è finalizzato all'indagine delle tecniche agronomiche ed enologiche che permettono di ottenere vini con una gradazione alcolica più bassa, mantenendo al contempo l'intensità aromatica e il gusto distintivo che caratterizza la varietà Nero d'Avola. In Sicilia le aziende coinvolte nella sperimentazione sono Dimore di Giurfo a Catania, Feudi del Pisciotto e Tenute Lombardo a Caltanissetta e Tenuta Rapitalà a Palermo. I laboratori che seguiranno il tutto saranno quelli di Isvea.
"I cambiamenti climatici e le legittime attese dei consumatori e delle autorità, stimolano le aziende ad approfondire le tecniche agronomiche e di produzione vinicola - afferma Lilly Fazio, vicepresidente di Assovini Sicilia - questo studio compiuto in partnership con l'Università di Milano e sostenuto grazie all'aiuto dell'assessorato regionale dell'Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, permette di comprendere il mondo, migliorare la qualità della vita, la sostenibilità produttiva e affrontare le sfide globali. Se il nuovo codice della strada ha influito su questo progetto? E' stata solo una coincidenza incidentale, la nostra intenzione iniziale era capire il come il naturale innalzamento della gradazione zuccherina delle nostre uve potesse essere controllata senza snaturare il vino in sé".
"ll progetto intende apportare innovazione mediante approcci e strategie di vinificazione non applicate in precedenza per il Nero d'Avola - spiega Daniela Fracassetti, ricercatrice dell'Università di Milano e responsabile scientifico del progetto - fornendo così evidenze scientifiche mirate a supportare i produttori per la crescita più consapevole del settore vitivinicolo".
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