"È ormai intollerabile che l'Italia
continui a navigare in ritardo rispetto all'Europa nella
transizione verso la mobilità a zero o bassissime emissioni.
Servono politiche chiare e stabili, che orientino i clienti e
consentano agli operatori automobilistici di pianificare gli
investimenti senza incertezze. Inoltre, è indispensabile
rivalutare regole e parametri per le multe della Ue ai
Costruttori per il superamento dei limiti di CO2 in vigore dal
2025 che rischiano solamente di indebolire ulteriormente
un'industria già fragile, di arrestare gli investimenti e di
deprimere ulteriormente il mercato. Su questo tema la
Commissione Europea, dopo una prolungata irremovibilità, ha
iniziato a parlare con voci discordanti. E' urgente passare
dalle parole ai fatti con cristallina chiarezza". Lo afferma il
direttore generale dell'Unrae, Andrea Cardinali. "Secondo
le dichiarazioni del vicepresidente Ue Séjourné - aggiunge
Cardinali - all'interno del Clean Industrial Deal che la
Commissione presenterà il 26 febbraio, dovrebbero essere
inserite soluzioni di emergenza per il comparto automotive con
l'obiettivo di stimolare la domanda di auto pulite, fra le altre
cose con una strategia legata alle flotte professionali".
Riguardo alle proposte strategiche per l'Italia, che Unrae
ribadirà al prossimo Tavolo Automotive convocato dal ministro
Urso, Cardinali aggiunge: "l'Unrae insiste da tempo sulla
necessità di istituire un piano pluriennale di sostegno alla
domanda di veicoli a zero o bassissime emissioni e di
intervenire sul regime fiscale delle auto aziendali, inadeguato
e penalizzante. È altrettanto cruciale accelerare lo sviluppo
delle infrastrutture di ricarica e intervenire sui costi
dell'energia perché la transizione possa finalmente decollare".
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