Il settore italiano dell'auto vedrà poco meno di 1,6 milioni di immatricolazioni nel 2024, alla luce dei risultati di dicembre. Lo affermano Confcommercio Mobilità e Federmotorizzazione dicendo che questi dati "confermano l'implosione del mercato, causata dalle scelte UE". Le immatricolazioni delle vetture elettriche pure (Bev) sono 65.000, il 4% del mercato, e in lieve calo rispetto al 2023, nonostante gli incentivi. Il presidente di Confcommercio Mobilità e Federmotorizzazione Simonpaolo Buongiardino vede un "forte rischio d'invecchiamento del parco circolante" e chiede di "invertire la rotta dopo le scelte Ue: non solo elettrico".
"Poiché le auto elettriche costano almeno il 30% in più di quelle tradizionali, l'Ue ha scavato un solco tra i cittadini ricchi e quelli meno abbienti, lasciando inoltre un enorme vantaggio competitivo alla Cina nel segmento delle vetture endotermiche economiche. La sostenibilità non può essere solo ambientale, ma, contemporaneamente sociale ed economica", dichiara Buongiardino. "Occorre invertire la rotta - sottolinea Buongiardino - Confidiamo nell'Alleanza delle 36 regioni UE dell'Automotive - la Lombardia ne assume con il nuovo anno la presidenza - perché si avvii un percorso di dialogo comune e di revisione delle decisioni europee" verso un mix di soluzioni.
"Il rischio, altrimenti - prosegue Buongiardino - sarà quello di assistere al declino finale dell'economia automotive europea dando vita al cosiddetto 'effetto Cuba', con l'invecchiamento ulteriore del parco circolante, che è già in atto. La Commissione dovrà inoltre anticipare la revisione del programma di elettrificazione del sistema Automotive per congelare le multe milionarie in previsione a carico delle Case automobilistiche dal 2025".
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