Vogliamo trovare le necessarie risorse perché si possa avviare una fase di recupero dei fondali marini, partendo dalla ricognizione, per capire quali sono i mari più interessati dal fenomeno" delle reti da pesca abbandonate".
Così
il ministro per la Protezione civile e per le Politiche del mare
Nello Musumeci, intervenendo al convegno "Aquae: la Terra ha
sete di azioni concrete".
"La giornata mondiale dell'acqua è una preziosa occasione per
riflettere su un tema al quale non prestiamo la dovuta
attenzione", ha proseguito Musumeci, osservando come "il
presidente del Consiglio abbia voluto non a caso un ministero
per le politiche del mare. Ma non basta però creare il
contenitore, serve riempirlo di contenuti. Abbiamo una funzione
di coordinamento e programmazione, per mettere attorno a un
tavolo tutti i soggetti operanti nell'economia del mare che
finora non hanno sufficientemente dialogato tra loro. Definire
una strategia del sistema mare è il nostro compito".
Secondo Musumeci, nel settore idrico in Italia "è stata
trascurata una seria e sana programmazione. Le infrastrutture
che concorrono ad attingere acqua e distribuirla richiedono
particolari impegni in termini procedurali e temporali. Parlo
soprattutto delle autorizzazioni ambientali per le quali non
possono bastare 3-4 anni".
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