Sono state 1.334 in otto anni le
vittime di violenza di genere che, nell'ambito del 'percorso
rosa', hanno chiesto aiuto ai sanitari del pronto soccorso del
Cardarelli. Nel 2023 l'ospedale napoletano ha inserito nel
percorso rosa 162 pazienti; in undici casi sono state segnalate
violenze sessuali e quest'anno, per la prima volta, sono stati
registrati episodi di violenza sessuale su due uomini.
Il Cardarelli è stato tra i primi ospedali in Italia ad
avviare uno speciale percorso assistenziale per la presa in
carico delle vittime della violenza di genere, attivando anche
un canale dedicato con le Forze dell'ordine. Dal 2016, inoltre,
grazie alla collaborazione con l'Associazione Salute Donna,
presso il Cardarelli è attivo lo sportello Dafne, un servizio
gestito da psicologhe che - su richiesta della vittima -
redigono un referto psicologico, utile ad accertare il disagio
della donna che ha subito episodi di violenza.
L'attività in Pronto soccorso del percorso rosa del
Cardarelli, si legge in una nota, "è incentrata sulla specifica
competenza del personale sanitario che, anche a seguito di iter
formativi, ha sviluppato una particolare sensibilità nel
riconoscere i casi di violenza di genere, indirizzare le vittime
sui percorsi assistenziali più idonei, raccogliere informazioni
ed elementi utili per lo svolgimento delle indagini da parte
degli inquirenti". In questo ambito, particolare rilevanza hanno
gli esami effettuati dai ginecologi per refertare l'avvenuta
violenza sessuale. Viceversa, in alcuni casi, solo l'esperienza
degli operatori ha permesso di capire che dietro gravi "crisi di
panico" si nascondevano fenomeni di prolungata violenza
psicologica.
Dice Antonio d'Amore, direttore generale del Cardarelli:
"Ancora una volta gli ospedali e la sanità pubblica assicurano
la risposta a problematiche di tipo sociale. L'umanità e la
preparazione dei nostri operatori permette di accogliere le
persone oggetto di violenza di genere, facendo loro intravedere,
in molti casi, alternative possibili al perpetuarsi dei
maltrattamenti. Da otto anni il nostro ospedale lavora su questi
temi; in questi mesi tuttavia, stiamo ottimizzando ulteriormente
il percorso con dei dirigenti psicologi, così da poter
migliorare ulteriormente la risposta assistenziale".
Il Cardarelli ha in essere anche un accordo con l'Azienda
Ospedaliera Santobono per garantire consulenze ginecologiche nei
casi di violenza sessuale subita da bambine che hanno fatto
ricorso al Pronto Soccorso pediatrico.
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