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Napoli: il Consiglio Comunale si stringe al popolo palestinese

Napoli: il Consiglio Comunale si stringe al popolo palestinese

A Palazzo S.Giacomo padre Faltas,Vicario Custodia di Terra Santa

NAPOLI, 11 dicembre 2024, 18:40

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Presieduto da Enza Amato, il Consiglio Comunale di Napoli si è riunito per celebrare la Giornata Internazionale di Solidarietà con il Popolo Palestinese. Prima della seduta, padre Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa e Gerusalemme, è stato accolto a Palazzo San Giacomo dal vicesindaco Laura Lieto e da altri rappresentanti istituzionali, che gli hanno donato la medaglia della Città come simbolo di riconoscimento.
    Durante il Consiglio, Amato ha sottolineato l'importanza di lanciare un forte segnale di vicinanza al popolo palestinese e di appellarsi a un immediato cessate il fuoco. La città di Napoli è sempre stata molto vicina al popolo palestinese alla cultura e alla tradizione palestinese, ha continuato Amato.
    "Quindi - ha detto - nel mezzo di una guerra che sta dilaniando due popoli e causando la morte di un numero tragico di bambini, facciamo sentire con tutte le nostre forze la necessità di tornare ad una situazione di pace".
    Padre Ibrahim Faltas ha illustrato la drammatica situazione in Terra Santa. Dal conflitto in corso si contano 150.000 tra morti e feriti, tra cui molti bambini. Ha descritto la devastazione totale, le condizioni di vita estreme e la mancanza di accesso agli aiuti umanitari. In Cisgiordania, il conflitto ha effetti devastanti da oltre un anno, mentre molte famiglie cristiane di Betlemme sono costrette a emigrare. Anche Libano e Siria ne subiscono le conseguenze. Padre Faltas ha chiesto con forza di porre fine alla guerra e alla violenza, ribadendo l'appello del Papa per un cessate il fuoco immediato.
    Il Consiglio ha approvato all'unanimità anche una mozione, illustrata da Sergio D'Angelo (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città), che impegna l'amministrazione comunale a promuovere ogni azione istituzionale presso il Governo italiano e gli organismi europei affinché si ponga termine al conflitto con la liberazione degli ostaggi israeliani, ad attivare ogni misura che garantisca il diritto all'assistenza umanitaria ai civili palestinesi e a sostenere la ripresa del processo di pace per la creazione di due Stati per due popoli. La mozione impegna inoltre il sindaco di Napoli a promuovere nella sua qualità di presidente dell'Anci una sinergia tra gli enti locali italiani per promuovere e finanziare un programma di accogliere e assistenza per i civili palestinesi basato sul diritto alle cure mediche e all'istruzione. Sergio D'Angelo ha definito la guerra il massimo crimine contro l'umanità, ribadendo che la pace può essere raggiunta solo attraverso due Stati per due popoli.
    Nel suo intervento, la vicesindaco Laura Lieto ha evidenziato l'importanza di esprimere solidarietà a una popolazione che vive una condizione di estrema vulnerabilità, è perciò necessario ribadire dalla Casa comunale un appello al cessate il fuoco, e la presenza oggi, in aula, di padre Ibrahim Faltas ha un valore simbolico importantissimo.
    Antonio Bassolino (Misto) ha ricordato i legami storici tra Napoli e il popolo palestinese, sottolineando il ruolo della città nell'aiutare i bambini palestinesi in passato.
    Giacomo Serafini, direttore del Cielm, ha ribadito il ruolo fondamentale degli enti locali nella costruzione di reti di solidarietà e nella promozione dei diritti umani. Nel videomessaggio trasmesso in aula, il sindaco di Nablus Hussam al Shakhsher ha ringraziato Napoli per la vicinanza e l'impegno, auspicando la pace e la realizzazione della soluzione dei due Stati.
    Sono intervenuti anche Giuseppe Cataldi, ordinario di Diritto Internazionale dell' Università degli Studi di Napoli "L'Orientale", Monica Ruocco, ordinaria di Lingua e Letteratura Araba de Università degli Studi di Napoli "L'Orientale", Nino Daniele, presidente del Premio Amato Lamberti, Shafik Kurtam, presidente della Comunità palestinese della Campania.
   

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