Sospesa la realizzazione della
piscina sul lungomare di Crotone perchè i lavori di
realizzazione sono sconfinati sulla concessione di uno
stabilimento balneare. Lo ha deciso la Seconda sezione del Tar
della Calabria che ha emesso un decreto d'urgenza con cui
accoglie l'istanza cautelare presentata dai titolari del Lido
Tricoli contro il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
- Capitaneria di Porto di Crotone, Comune di Crotone, Ati V&M
immobiliare e Tecnoedil & Sport.
Si tratta di una sospensione cautelare in attesa di poter
entrare nel merito del ricorso che sarà discusso il 12 febbraio.
Nel ricorso presentato per conto dei titolari dello stabilimento
balneare dall'avvocato Domenico De Tommaso è stata richiesta la
sospensiva di alcuni atti poiché la perimetrazione dell'area,
avvenuta ad ottobre 2024, "ha importato la parziale invasione
dell'area oggetto delle Concessioni demaniali" del Lido Tricoli.
Secondo il ricorso, durante i lavori "il posizionamento in
pianta dell'opera è stato modificato con una traslazione del
costruendo manufatto rispetto alla originaria localizzazione
contenuta nelle tavole progettuali che ha comportato lo
spostamento dello stesso e la necessità di acquisire altre aree
per poter realizzare l'opera in ogni sua parte". Il Tar ha
accolto la domanda cautelare e ordinato all'Amministrazione di
sospendere ogni attività, anche preparatoria, relativa alla
realizzazione della piscina fino alla decisione collegiale sulla
richiesta cautelare.
Il Comune, in una nota stampa, annuncia di aver già sospeso
ogni attività: "Attendiamo fiduciosi il lavoro del Tribunale
amministrativo - ha detto l'assessore al Pnrr e Programmi
complessi Luca Bossi -. Si tratta della contestazione di una
porzione di arenile di circa 4 metri di lunghezza, per la quale
l'ente aveva avviato iter autorizzativo concluso con un verbale
di consegna sottoscritto tra il Ministero delle Infrastrutture e
dei Trasporti e il Comune di Crotone per la realizzazione
dell'opera pubblica".
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