Oltre 11.000 litri di
gasolio adulterato, stoccati nelle cisterne di due distinti
distributori di carburante stradali, collegate all'erogatore e
quindi pronti per la vendita al pubblico, sono stati sequestrati
dai finanzieri del Gruppo di Vibo Valentia in collaborazione con
i funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Gli
interventi si inquadrano nell'alveo del protocollo d'intesa
sottoscritto il 3 aprile dello scorso anno tra la Guardia di
finanza e Adm.
I finanzieri, e i funzionari doganali, hanno prelevato dei
campioni del prodotto petrolifero che, sottoposti
preliminarmente all'analisi chimica grazie al laboratorio mobile
messo a disposizione dalla Direzione regionale Campania di Adm,
hanno confermato che il gasolio in questione era caratterizzato
da un grado di infiammabilità inferiore rispetto a quello
consentito dalla legge. Circostanza dovuta principalmente alla
presenza di altri prodotti che, miscelati al gasolio,
abbassavano la capacità di combustione del carburante venduto
agli automobilisti. L'esame suppletivo eseguito sui campioni dal
Laboratorio chimico Adm di Catania, ha confermato l'esito dei
primi accertamenti.
I responsabili dei due distributori sono stati denunciati
alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia per frode
nell'esercizio del commercio e sottrazione al pagamento
dell'accisa sui prodotti energetici, col contestuale sequestro
preventivo d'urgenza del prodotto, convalidato dall'Autorità
giudiziaria.
Uno dei due distributori, tra l'altro, è anche sottoposto
all'amministrazione giudiziaria, in quanto già sequestrato
nell'ambito di un procedimento penale pendente davanti al
Tribunale di Catanzaro per fatti di criminalità organizzata.
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