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Cdp, con bond digitali opportunità per investitori e imprese

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Cdp, con bond digitali opportunità per investitori e imprese

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In collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti

Tavani, mercato più accessibile grazie alle nuove tecnologie

ROMA, 23 dicembre 2024, 11:43

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Tavani, mercato più accessibile grazie alle nuove tecnologie - RIPRODUZIONE RISERVATA

Tavani, mercato più accessibile grazie alle nuove tecnologie - RIPRODUZIONE RISERVATA
Tavani, mercato più accessibile grazie alle nuove tecnologie - RIPRODUZIONE RISERVATA

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Creare un mercato dei capitali "maggiormente integrato, trasparente e accessibile", garantendo "emissioni di obbligazioni più sicure, veloci e meno costose" grazie alle nuove tecnologie e a una rete tra le autorità competenti: va in questa direzione la recente sperimentazione da parte di Cdp del primo bond digitale, uno strumento che apre "nuove grandissime opportunità" per i soggetti che operano su questi mercati, incluse le piccole e medie imprese. A sottolinearlo è Alberto Tavani, direttore Innovazione, Trasformazione e Operations di Cdp, che parlando con l'ANSA traccia il bilancio di questa sperimentazione conclusa con successo.
    L'iniziativa condotta da Cdp ha permesso di emettere e sottoscrivere lo scorso luglio - in poche ore anziché in giorni e quasi azzerando gli intermediari finanziari - la prima obbligazione digitale in Italia, del valore di 25 milioni di euro (interamente sottoscritta da Intesa Sanpaolo in qualità di unico investitore istituzionale), basata su tecnologia a registri distribuiti, di cui fa parte la blockchain, nell'ambito della sperimentazione promossa dalla Banca centrale europea sulle nuove tecnologie per i pagamenti in moneta di Banca centrale.
    "Di fatto - spiega Tavani - la blockchain consiste in un registro digitale, aperto e distribuito, in grado di memorizzare le informazioni in una sequenza immutabile, in modo sicuro e verificabile, attraverso il consenso tra i partecipanti alla rete". Un contributo "fondamentale" all'avvio della sperimentazione, spiega il direttore, è stato quello delle autorità di vigilanza: la Consob "ha autorizzato Cdp, relativamente a questa operazione, ad essere responsabile del registro", la Banca d'Italia ha invece "fornito la soluzione tecnica per il regolamento dei flussi in moneta di Banca centrale". Un contributo è arrivato anche dal decreto Fintech che ha "aperto la strada alla circolazione di strumenti finanziari digitali nel nostro Paese, allineando la legislazione nazionale alle disposizioni europee" e quindi "colmando un gap".
    Con questa operazione, sempre secondo Tavani, Cdp ha creato "un presupposto concreto in Italia per lo sviluppo e l'adozione delle tecnologie a registri distribuiti nei mercati finanziari".
    L'obiettivo è "ora quello di promuovere questo tipo di percorso da parte di ulteriori operatori, favorendo in particolare altri soggetti come le Pmi, che possono effettivamente beneficiare dei vantaggi sperimentati". La digitalizzazione degli strumenti finanziari, infatti, "consente il frazionamento degli importi, rendendo le obbligazioni più accessibili agli investitori e aumentando la liquidità del mercato, portando una sorta di 'democratizzazione' dello stesso, aprendolo a potenziali nuovi investitori da un lato ed emittenti dall'altro". Sempre secondo Tavani, "per fare questo saranno opportune nuove finestre di sperimentazione anche a più ampio spettro e lavorare sempre di più su infrastrutture tecnologiche distribuite di sistema, che consentano anche ad operatori più piccoli, ad esempio alle Pmi, di poter accedere a questi strumenti - conclude - a costi accessibili, con modalità sicure e trasparenti".
   

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