"La giornata di oggi rappresenta
il lungo cammino di emancipazione e liberazione che le donne
hanno compiuto per affermare, in tutto il mondo, i loro diritti.
Per il nostro Paese resta significativa la data dell'8 marzo
1945 che l'Unione Donne in Italia (Udi), protagonista della
Resistenza, volle esaltare come prima giornata della donna in
una penisola liberata dal nazifascismo. Con la fine della
guerra, l'8 marzo 1946 fu celebrato in tutta Italia e vide la
prima comparsa del suo simbolo, la mimosa (che fiorisce nei
primi giorni del mese), secondo un'idea di Teresa Noce, Rita
Montagnana e Teresa Mattei". Così inizia la nota del presidente
del Consiglio regionale d'Abruzzo Giuseppe Di Pangrazio nella
giornata della festa della donna.
"Oggi - afferma Di Pangrazio - molta strada è stata fatta,
anche se i diritti delle donne in molti Paesi del mondo sono
ancora lontani dall'essere riconosciuti, come il diritto di voto
e di manifestazione del proprio pensiero. Restano precari anche
nel nostro Paese: dalla dimensione lavorativa all'indipendenza,
alla creazione della famiglia, la nostra Carta Costituzionale -
ricorda il presidente - riserva attenzione alle donne in
numerosi articoli, ma dobbiamo constatare come quotidianamente
le donne subiscano ancora discriminazioni e violenze. Il
Consiglio regionale d'Abruzzo ha promosso numerose attività di
formazione e informazione finalizzate a contrastare la violenza
sofferta, in molti modi, dalle donne. L'istituzione della
Commissione per le Pari Opportunità, prevista dal nostro
Statuto, ha il precipuo compito di valorizzare le differenze di
genere e superare ogni discriminazione. Tutti possiamo fare di
più per rimuovere stereotipi e pregiudizi culturali. Vorrei
infine ricordare questa giornata attraverso due donne che
restano care alla memoria degli Abruzzesi: la prima è Filomena
Delli Castelli, che fu eletta con altre 21 donne, nell'Assemblea
Costituente Italiana e fu Deputata nella prima legislatura,
contribuendo alle enormi conquiste per le donne del nostro
Paese. Delli Castelli è il simbolo di una donna, di umili
origini, che ha trovato la possibilità di emanciparsi e di
contribuire alla crescita della Repubblica. L'altra figura che
desidero riaffermare è la giovane Fabrizia Di Lorenzo, vittima
degli attentati terroristici di Berlino, città nella quale ha
cercato e rivendicato con alta dignità il riconoscimento alla
sua preparazione professionale e alle sue attese di futuro. Alle
loro rispettive famiglie sento di rivolgere il mio pensiero per
esprimere stima e considerazione a nome dell'intera Assemblea
legislativa abruzzese che ho l'onore di presiedere, auspicando
che la nostra regione sappia sempre di più garantire a tutte le
donne opportunità di crescita e tutela dei diritti
fondamentali".
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