"Trisi è stato scelto con regolare
procedura di selezione pubblica Ex Art. 110, in base al suo
curriculum e alle sue competenze. In questi anni con lui abbiamo
avuto sempre un rapporto di stretta fiducia, segnata, talvolta
anche da lievi contrasti, come giusto che sia, per via di un suo
particolare temperamento, ma nè io ne i miei assessori ci siamo
mai accorti di nulla. Sulle vicende, poi, emerse riguardo al
presunto uso di sostanze stupefacenti, il mio stile di vita non
mi consente di intravvedere comportamenti che possano avere a
che fare con questo tipo di abitudini", ha poi proseguito Masci.
La Procura di Pescara ha emesso 4 mandati in carcere nei
confronti del dirigente Fabrizio Trisi per un presunto giro di
mazzette e soprattutto di droga, per l'imprenditore Vincenzo De
Leonibus e due spacciatori, mentre tra gli indagati risultano
anche due funzionari pubblici, sodali di Trisi e De Leonibus:
Alla luce di quanto sta emergendo dalle indagini il sindaco
ha anche annunciato di aver intanto sostituito Trisi con il
dirigente Giuliano Rossi, di aver allontanato i due funzionari
sotto inchiesta e di aver istituito un comitato strategico per
la riorganizzazione di tutta l'attività amministrativa: "Abbiamo
da subito pensato alla salvaguardia dell'Ente, attivando tutte
le misure di sicurezza e predisponendoci alla continuità dei
lavori, che sono tanti, relativi ai numerosi progetti in campo".
Momenti di tensione, durante, la conferenza stampa per il blitz
dei consiglieri di opposizione che hanno consegnato un documento
al sindaco, ricordandogli che già da ottobre lo avevano avvisato
sulle presunte anomalie all'interno dell'Ufficio dei Lavori
Pubblici e ribadendo l'invito a dimettersi: "Non è mia abitudine
- ha precisato Masci - come principale responsabile di questo
Ente, farmi da parte, il mio impegno è quello di ripartire al
più presto con l'attività per rispetto dell'intera
collettività".
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