STRASBURGO - Scambio di battute al Parlamento europeo, a quanto apprende l'ANSA, tra il leader del M5S Giuseppe Conte e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, nella giornata della protesta pentastellata a Strasburgo sul ReArmEu. Lo scambio è avvenuto in una delle sale dell'edificio, accompagnato da sorrisi da parte di entrambi. "Ti avverto che continueremo a fare una forte opposizione, saremo più forti di te", ha detto Conte sorridendo. "Lo vedremo", ha risposto, sempre sorridendo, la presidente della Commissione. Presente all'incontro anche il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, al quale Conte ha ribadito la propria "determinazione".
In mattinata Conte era intervenuto alla protesta del partito a Strasburgo. "Non è vero che l'Europa investe meno della Russia, è vero che investiamo peggio: se ci fossero governanti seri dovrebbero ritrovarsi per settimane e mesi e tirar fuori un serio progetto di difesa comune, con un'unità di comando che non vorranno raggiungere". "Stiamo andando verso un'escalation militare, oggi Ursula von der Leyen ci sta portando verso una economia di guerra", ha aggiunto.
"Oggi abbiamo ribadito che non vogliamo l'Europa delle armi, ma della pace: non possiamo permetterci un'economia di guerra", ha continuato. "L'Architettura della sicurezza si costruisce attraverso negoziati di pace, oggi l'Europa continua a perseverare nella sua strategia fallimentare", io mi chiedo "come mai oggi non c'è l'Ue a Ryad", ha detto.
Secondo il leader del Movimento 5 Stelle dalla premier italiana Giorgia Meloni arriva "l'ennesima presa in giro: le basta cambiare nome al piano del riarmo, almeno Ursula von der Leyen ci mette la faccia e parla chiaramente di riarmo".
Quanto a Giorgetti e alla sua proposta avanzata all'Ecofin di utilizzare le garanzie dell'Ue per gli investimenti privati, Conte ha detto che "non si sta parlando di nessun piano, non esiste l'ipotesi InvestEu, von der Leyen l'ha escluso". "È un gioco delle parti tra Meloni e Giorgetti, alla fine la Lega vota tutto quello che c'è da votare, farà gran cassa ai pacifisti ma poi non succederà nulla", ha continuato.
"Sulla piazza del 15 ho apprezzato le parole di Michele Serra contro il riarmo, gli fa onore, ma oggi ho assistito a un dibattito qui a Strasburgo delle istituzioni europee, anche Costa, in cui la maggioranza degli interventi era per il riarmo: manifestare oggi vuol dire battersi contro il riarmo", ha aggiunto interpellato dai giornalisti.
"I cittadini non vogliono l'ambiguità di una piazza dove tanti porteranno le bandiere di guerra", ha detto. "Manifestare in questo momento per questa Europa vuol dire manifestare per il riarmo", ha aggiunto.
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